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Messaggi
Le preghiere che avete chiesto di inserire
Chi mangia questo pane vivrà in eterno
Giovanni 6,51-58.
In quel tempo, Gesù disse alla folla dei Giudei:
"Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
"Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo".
Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse:
"In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui.
"Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me.
"Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono.
"Chi mangia questo pane vivrà in eterno"
Preghiera per la pace
Perdonaci la guerra, Signore.
Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi misericordia di noi peccatori!
Signore Gesù, nato sotto le bombe di Kiev, abbi pietà di noi!
Signore Gesù, morto in braccio alla mamma in un bunker di Kharkiv, abbi pietà di noi! Signore Gesù, mandato ventenne al fronte, abbi pietà di noi!
Signore Gesù, che vedi ancora le mani armate all'ombra della tua croce, abbi pietà di noi!
Perdonaci Signore, perdonaci se non contenti dei chiodi con i quali trafiggemmo la tua mano, continuiamo ad abbeverarci al sangue dei morti dilaniati dalle armi.
Perdonaci, se queste mani che avevi creato per custodire, si sono trasformate in strumenti di morte.
Perdonaci, Signore, perdonaci se continuiamo ad uccidere nostro fratello, se continuiamo come Caino a togliere le pietre dal nostro campo per uccidere Abele.
Perdonaci, se continuiamo a giustificare con la nostra fatica la crudeltà, se con il nostro dolore legittimiamo l'efferatezza dei nostri gesti.
Perdonaci la guerra, Signore. Perdonaci la guerra, Signore.
Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, ti imploriamo!
Ferma la mano di Caino! Illumina la nostra coscienza, non sia fatta la nostra volontà, non abbandonarci al nostro agire! Fermaci, Signore, fermaci!
E quando avrai fermato la mano di Caino, abbi cura anche di lui.
È nostro fratello.
O Signore, poni un freno alla violenza!
Fermaci, Signore! Amen
mons. Battaglia, citato da Papa Francesco
Preghiera alla Madonna della salute - 1
Nostra Signora della Santissima Salute, che regna in Cielo, chiedo come suo figlio, la sua intercessione per la mia guarigione, affinché io possa godere del benessere della vita e superare i mali della malattia.
Signora della Salute, con il suo potente e sacro manto, solo tu puoi lavare via le impurità del corpo e riempirlo con la tua grazia divina.
Prego che le mie parole giungano alle tue orecchie, mia Signora, perché tu abbia pietà del mio corpo vulnerabile e doloroso e perché tu possa soffrire i mali del mondo terreno.
Madonna, benedici me, santificami, perché la malattia si allontani da me e la morte non mi superi, e perché io continui a diffondere i tuoi miracoli.
Madre, prego anche per la cura dei malati, quelli il cui corpo febbricitante è indebolito dalla malattia. Anche per loro chiedo la tua immensa misericordia.
Anche per la tua infinita misericordia affinché io possa avere salute e felicità, cara Madre, perché solo il tuo amore e la benedizione che tu dai a chi è nel bisogno ci dà fede e speranza di guarigione.
Semina in me e nella mia amata la gioia, la guarigione, la saggezza e il coraggio. Porta via la febbre e i mali e rafforza il nostro corpo per continuare il nostro piccolo lavoro di servi.
Possa tu ascoltare le mie preghiere e seminare il seme dell’energia nel mio corpo e nella mia anima. Vi prego nel nome di nostro Signore.
Amen!
Preghiera alla Madonna della salute - 2
PREGHIERA ALLA MADONNA DELLA SALUTE
1- Vergine santissima, che sei venerata con il dolce titolo di Madonna della salute, perchè in ogni tempo hai lenito le umane infermità: ti prego di ottenere a me e ai miei cari la sanità del corpo o almeno la forza di sopportare le sofferenze in unione ai patimenti di Cristo Redentore.
Salute degli infermi, prega per noi ( o Ave Maria).
2- Vergine santissima, che sai sanare non solo le infermità corporali, ma anche quelle spirituali, ti prego di liberare l'anima mia e di tutti i miei cari da ogni colpa, per poter essere sempre degni dell'amicizia e della grazia di Dio.
Salute degli infermi, prega per noi ( o Ave Maria)
3- Vergine santissima, che concedi ai tuoi devoti la bella sorte di conseguire la salute eterna, prendi nelle tue mani la causa dell'anima mia e fa' che possiamo raggiungere con te la gioia e la luce del cielo.
Salute degli infermi, prega per noi ( o Ave Maria).
2022 Atto di venerazione all'Immacolata in Piazza di Spagna
PREGHIERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
A MARIA IMMACOLATA
Piazza di Spagna
Giovedì, 8 dicembre 2022
[Multimedia]
Madre nostra Immacolata,
oggi il popolo romano si stringe intorno a te.
I fiori deposti ai tuoi piedi
da tante realtà cittadine
esprimono l’amore e la devozione per te,
che vegli su tutti noi.
E tu vedi e accogli anche
quei fiori invisibili che sono tante invocazioni,
tante suppliche silenziose, a volte soffocate,
nascoste ma non per te, che sei Madre.
Dopo due anni nei quali sono venuto
a renderti omaggio da solo sul far del giorno,
oggi ritorno a te insieme alla gente,
la gente di questa Chiesa, la gente di questa Città.
E ti porto i ringraziamenti e le suppliche
di tutti i tuoi figli, vicini e lontani.
Tu, dal Cielo in cui Dio ti ha accolta,
vedi le cose della terra molto meglio di noi;
ma come Madre ascolti le nostre invocazioni
per presentarle al tuo Figlio,
al suo Cuore pieno di misericordia.
Prima di tutto ti porto l’amore filiale
di innumerevoli uomini e donne, non solo cristiani,
che nutrono per te la più grande riconoscenza
per la tua bellezza tutta grazia e umiltà:
perché in mezzo a tante nubi oscure
tu sei segno di speranza e di consolazione.
Ti porto i sorrisi dei bambini,
che imparano il tuo nome davanti a una tua immagine,
in braccio alle mamme e alle nonne,
e cominciano a conoscere
che hanno anche una Mamma in Cielo.
E quando, nella vita, capita che quei sorrisi
lasciano il posto alle lacrime,
com’è importante averti conosciuta,
avere avuto in dono la tua maternità!
Ti porto la gratitudine degli anziani e dei vecchi:
un grazie che fa tutt’uno con la loro vita,
tessuto di ricordi, di gioie e di dolori,
di traguardi che loro sanno bene
di aver raggiunto con il tuo aiuto,
tenendo la loro mano nella tua.
Madre, ti porto le preoccupazioni delle famiglie,
dei padri e delle madri che spesso fanno fatica
a far quadrare i bilanci di casa,
e affrontano giorno per giorno
piccole e grandi sfide per andare avanti.
In particolare ti affido le giovani coppie,
perché guardando a te e a San Giuseppe
vadano incontro alla vita con coraggio
confidando nella Provvidenza di Dio.
Ti porto i sogni e le ansie dei giovani,
aperti al futuro ma frenati da una cultura
ricca di cose e povera di valori,
satura di informazioni e carente nell’educare,
suadente nell’illudere e spietata nel deludere.
Ti raccomando specialmente i ragazzi
che più hanno risentito della pandemia,
perché piano piano riprendano
a scuotere e spiegare le loro ali
e ritrovino il gusto di volare in alto.
Vergine Immacolata, avrei voluto oggi
portarti il ringraziamento del popolo ucraino,
per la pace che da tempo chiediamo al Signore.
Invece devo ancora presentarti la supplica
dei bambini, degli anziani,
dei padri e delle madri, dei giovani
di quella terra martoriata, che soffre tanto.
Ma in realtà noi tutti sappiamo
che tu sei con loro e con tutti i sofferenti,
così come fosti accanto alla croce del tuo Figlio.
Grazie, Madre nostra!
Guardando a te, che sei senza peccato,
possiamo continuare a credere e sperare
che sull’odio vinca l’amore,
sulla menzogna vinca la verità,
sull’offesa vinca il perdono,
sulla guerra vinca la pace. Così sia!
Kit per diventare santo di Carlo Acutis
Voglio confidarti alcuni miei segreti specialissimi che ti aiuteranno a raggiungere velocemente il traguardo della santità!
- VOLERLO
Bisogna volerlo con tutto il cuore e se non lo desideri ancora devi chiederlo con insistenza al Signore.
- ANDARE A MESSA
Cerca di andare tutti i giorni alla Santa Messa e di fare la Santa Comunione.
- ADORAZIONE
Se riesci fai qualche momento di Adorazione Eucaristica davanti al Tabernacolo dove è presente realmente Gesù così vedrai come aumenterà il tuo livello di santità.
- ROSARIO
Ricordati di recitare ogni giorno il Santo Rosario.
- VANGELI
Leggiti ogni giorno un brano della Sacra Scrittura.
- CONFESSATI
Se riesci confessati tutte le settimane anche i peccati veniali.
- PROPOSITI
Fai spesso propositi e fioretti al Signore e alla Madonna per aiutare gli altri.
- ANGELO AMICO
Chiedi continuamente aiuto al tuo Angelo Custode che deve diventare il tuo migliore amico.
- PUOI
Anche tu potresti diventare santo
Preghiera per la pace di Giovanni Paolo II
Dio dei nostri padri,
grande misericordioso;
signore della pace e della vita,
padre di tutti.
Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni le guerre
e abbatti l'orgoglio dei violenti.
Tu hai inviato il tuo figlio Gesù
ad annunciare la pace ai vicini e ai lontani,
a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe
in una sola famiglia.
Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,
supplica accorata di tutta l'umanità:
mai più la guerra,
avventura senza ritorno,
mai più la guerra,
spirale di lutti e di violenza,
minaccia per le tue creature
in cielo, in terra e in mare.
In comunione con Maria, la madre di Gesù,
ancora ti supplichiamo:
parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli
ferma la logica della ritorsione e della vendetta,
suggerisci con il tuo spirito soluzioni nuove,
gesti generosi ed onorevoli,
spazi di dialogo e di paziente attesa
più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.
Concedi al nostro tempo giorni di pace.
Mai più la guerra.
Amen
Preghiera del buonumore di San Tommaso Moro
Dammi o Signore, una buona digestione
ed anche qualcosa da digerire.
Dammi la salute del corpo,
col buonumore necessario per mantenerla.
Dammi o Signore, un’anima santa,
che faccia tesoro di quello che è buono e puro,
affinché non si spaventi del peccato,
ma trovi alla Tua presenza
la via per rimettere di nuovo le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia,
i brontolamenti, i sospiri e i lamenti,
e non permettere che io mi crucci eccessivamente
per quella cosa troppo invadente che si chiama “io”.
Dammi, o Signore, il senso dell’umorismo,
concedimi la grazia di comprendere uno scherzo,
affinché conosca nella vita un po’ di gioia
e possa farne parte anche ad altri.
Così sia.
di san Tommaso Moro
Preghiera di Padre Pio per la guarigione dei malati
O mio Gesù, che hai detto: «In verità vi dico, chiedete e riceverete, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto». Ecco che io busso, io cerco, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre. Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.
O mio Gesù, che hai detto: «In verità vi dico, tutto quello che chiederete al Padre mio nel mio nome, ve lo concederà». Ecco che al Padre tuo, nel tuo nome, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre. Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.
O mio Gesù, che hai detto: «In verità vi dico, il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». Ecco che, appoggiato all’infallibilità delle tue sante parole, io chiedo la grazia…
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre. Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.
O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non aver compassione degli infelici, abbi pietà di noi, poveri peccatori, e concedici la grazia che ti domandiamo per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, tua e nostra tenera Madre.
San Giuseppe, padre putativo del Sacro Cuore di Gesù, prega per noi. Amen.
Aleteia
San Michele
Glorioso san Michele arcangelo, principe delle celesti milizie, difendici nella battaglia contro le potenze delle tenebre e contro la loro malizia spirituale.
Aiuta noi, che fummo creati da Dio e riscattati con il sangue di Cristo Gesù, suo Figlio, dal potere del demonio…
Invocazione a San Michele Arcangelo
…Tu sei venerato dalla Chiesa quale suo custode e patrono e a te il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti.
Chiedi, dunque, al Dio della Pace di tenere schiacciato Satana sotto i nostri piedi, affinché esso non possa rendere schiavi gli uomini né recare danni alla Chiesa.
Presenta all’Altissimo insieme alle tue, anche le nostre preghiere perché discenda su di noi la sua divina misericordia.
Confessione
Pietà di me, o Signore,
secondo la tua misericordia;
non guardare i miei peccati
e cancella tutte le mie colpe;
crea in me un cuore puro
e rinnova in me
uno spirito di fortezza
e di santità.
Preghiere a san Giuseppe
Ricorda le indulgenze e lettera apostolica anno fino a dicembre 2021
A TE O BEATO GIUSEPPE
A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno, la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto soccorri ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amantissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo;
assistici propizio dal cielo in questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen!
A te o beato Giuseppe è un preghiera scritta da Leone XIII in calce alla lettera enciclica "Quamquam pluries" del 15 agosto 1889. Leone XIII, eletto papa il 20 febbraio 1878, ha messo sotto la potentissima protezione di san Giuseppe, celeste patrono della Chiesa, il suo pontifcato (allocuzione ai cardinali del 28 marzo 1878).
papa Wojtyla:
O caro san Giuseppe, amico e protettore di tutti, custode di Gesù e di tutti quelli che invocano il tuo aiuto. Tu sei grande perché ottieni da Dio tutto quello che gli uomini ti chiedono.
Ti prego di accogliere la mia preghiera: veglia e custodisci tutte le famiglie perché vivano l’armonia, l’unità, la fede, l’amore che regnava nella Famiglia di Nazareth. Guarda con tenerezza particolare le famiglie dei disoccupati, dona a tutti un lavoro, affinché con la loro opera creino un mondo migliore e diano lode a Dio Creatore.
Ti affido la Chiesa, in particolare il Papa, i Vescovi, i Sacerdoti, e tutti i Missionari perché si sentano sostenuti dalla tua paternità. Chi li può amare più di te, o caro San Giuseppe?
Proteggi tutte le persone consacrate perché trovino nella tua obbedienza e adesione alla volontà di Dio, l’esempio per vivere nel silenzio, nell’umiltà e nella missionarietà la vita di unione con Dio che le rende felici nel compimento della divina volontà.
La gioia di sentirsi di Dio è così grande che non ha paragoni; solo in Dio si trova tutta la felicità. San Giuseppe esaudisci la mia preghiera!
Amen.
Santa Teresa d’Avila:
Io non mi ricordo, scrive la Santa, di aver sino ad oggi domandato una grazia a san Giuseppe, che non me l’abbia accordata. Che bel quadro io metterei sotto gli occhi, se mi fosse dato di esporre le grazie segnalate, colle quali sono stata ricolma da Dio, e i pericoli di anima e di corpo, da cui sono stata liberata, mediante l’intercessione di questo grande santo!
Agli altri santi Dio concede soltanto la grazia di soccorrerci in questo e tal altro bisogno, ma il glorioso san Giuseppe, ed io so per esperienza, stende il suo potere a tutto.
Ed hanno ciò sperimentato al pari di me altre persone, alle quali io avevo consigliato di raccomandarsi a questo incomparabile protettore ...
Se io avessi autorità di scrivere, proverei un santo piacere nel raccontare particolarmente le grazie di cui tante persone sono, come me, debitrici a questo grande santo.
Mi contento però di scongiurare per amor di Dio, quelli che forse non mi crederanno, a farne la prova e vedranno per esperienza quanto vantaggio ne venga dal raccomandarsi a questo glorioso patriarca, ed onorarlo con speciale culto.
Rosari
Rosari per i bambini
Ogni anno il 18 ottobre la giornata: "Quando un milioni di bambini pregherà il rosario il mondo cambierà", parole di Padre Pio su acs-italia.org/rosariobambini.
Al link indicato la preghiera e le istruzioni per rosario.
"L'iniziativa ha origine nel 2005, quando un gruppo di bambini stava recitando il Rosario di fronte a un'edicola mariana della capitale venezuelana Caracas.
"Alcuni dei presenti ricordarono le parole di Padre Pio: «Quando un milione di bambini pregherà il Rosario, il mondo cambierà». La campagna si è rapidamente diffusa in tutto il mondo. "
Le Litanie Lauretane
Misteri della Gioia:
(Lunedì e Sabato)
1. L'annunciazione della nascita di Gesù a Maria SS.
2. Maria SS. visita S.Elisabetta
3. Gesù Cristo nasce povero a Betlemme
4. Gesù viene presentato al tempio
5. Gesù viene ritrovato al tempio
Misteri della Luce:
(Giovedì)
1. Il Battesimo di Gesù al Giordano
2. La Rivelazione di Gesù alle nozze di Cana
3. L'Annuncio del Regno di Dio con l'invito alla conversione
4. La Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo
5. L'istituzione dell'Eucaristia, espressione Sacramentale del tempo Pasquale.
Misteri del Dolore:
(Martedì e venerdì)
1. Gesù agonizza nel giardino degli ulivi
2. Gesù viene flagellato alla colonna
3. Gesù viene incoronato di spine
4. Gesù viene caricato della croce
5. Gesù muore in croce
Misteri della Gloria:
(Mercoledì e Domenica)
1. Gesù risorge
2. Gesù sale al cielo
3. Lo Spirito Santo discende su Maria e i primi cristiani
4. Maria SS. è assunta in cielo
5. Maria SS. è incoronata Regina dell'universo
Segno della croce
Introduzione: un Credo, un Padre Nostro, tre Ave Maria
Per ogni decina: un mistero, un Padre Nostro e dieci Ave Maria. Ogni decina e' dedicata ad un diverso mistero
(versione integrata su vostra richiesta)
Rosario della Misericordia
Introduzione:
Segno della croce
un Padre, un'Ave Maria, un Credo
Decine:
Sul grano singolo:
"Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero."
Per i dieci grani:
"Per la sua dolorosa passione, abbi pieta' di noi"
Alla fine si dice tre volte:
"Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero."
Preghiere a Maria
Mentre trascorre la vita
1. Mentre trascorre la vita
solo tu non sei mai;
Santa Maria del cammino
sempre sarà con te.
Rit. Vieni, o madre, in mezzo a noi,
vieni Maria quaggiù.
Cammineremo insieme a te
verso la libertà.
2. Quando qualcuno ti dice:
“Nulla mai cambierà”,
lotta per un mondo nuovo,
lotta per la verità.
3. Lungo la strada la gente
chiusa in se stessa va;
offri per primo la mano
a chi è vicino a te.
4. Quando ti senti ormai stanco
e sembra inutile andar,
tu vai tracciando un cammino:
un altro ti seguirà.
Buongiorno Maria
Preghiera di affidamento del giorno a Maria
Buongiorno, Madre mia, dammi la tua santa benedizione;
benedici me e tutta la mia casa.
Degnati di offrire a Dio quanto oggi ho da fare e patire
in unione dei meriti tuoi e del tuo Santissimo Figlio.
Ti offro e dedico tutto me stesso e tutte le cose mie
al tuo servizio ponendomi tutto sotto il tuo manto.
Impetrami, Signora mia, purità di mente e di corpo
e fa che in questo giorno non faccia cosa che dispiaccia a Dio.
Te lo chiedo per la tua Immacolata Concezione e la tua illibata Verginità. Amen.
(tradizione stimmatina, S. Gaspare Bertoni)
Fatima -La preghiera dell'angelo
Mio Dio, io credo, adoro, spero e ti amo.
Ti chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano e non Ti amano.
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo: io Ti adoro profondamente
e Ti offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra,
in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui Egli stesso viene offeso.
E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, io Ti chiedo la conversione dei poveri peccatori.
Fatima - Preghiere di Maria
Suor Lucia nella 4ª Memoria scrive, come la Madonna il 13 luglío dei 1917 abbia raccomandato:
▣ «Sacrificatevi per i peccatori e dite molte volte, specialmente ogni volta che fate qualche sacrificio: o Gesù, è per Vostro amore, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria!»
Nella stessa apparizione la Madonna disse:
▣ «Quando recitate la corona dei rosario, dite dopo ogni decina: Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dai fuoco dell´inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le piu bisognose della Tua misericordia»
Fatima - Al Cuore Immacolato di Maria
Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria
▣ Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, al Tuo Cuore Immacolato noi ci consacriamo, in atto di totale abbandono ai Signore. Da Te saremo condotti a Cristo. Da Lui e con Lui saremo condotti al Padre. Cammineremo alla luce della fede e tutto faremo perché il mondo creda che Gesù Cristo è l’lnviato dal Padre.
Con Lui noi vogliamo portare l’Amore e la Salvezza fino ai confini del mondo. Sotto la protezione del Tuo Cuore Immacolato saremo un solo Popolo con Cristo. Saremo testimoni della Sua risurrezione. Da Lui saremo condotti al Padre, a gloria della Santissima Trinità, che adoriamo, lodiamo e benediciamo. Amen.
Fonte: sito del Santuario di Fatima
Chiara Corbella Petrillo, consacrazione a Maria.
O Vergine Maria, tu che sei mia Madre,
che tanto mi ami da parte di Dio
accogli oggi il mio desiderio di consacrarmi a te.
Ti dono tutta la mia persona e la mia vita,
ti dono il mio corpo, i miei pensieri e affetti,
la mia capacità profonda di amare e di conoscere il vero.
Tutto ciò che è mio è tuo e ti appartiene.
Te lo dono per poter così appartenere totalmente a Cristo,
vita della mia vita.
Con fiducia e amore ti ripeto:
Stella del Mattino che mi porti a Gesù,
Totus Tuus.
Sulla medaglia miracolosa
Salve Regina - O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a te!
I sette dolori di Maria
1. la profezia di Simeone
2. la fuga in Egitto
3. Gesù perduto nel Tempio
4. Maria incontra suo figlio sulla via del Calvario
5. Gesù muore sulla Croce
6. Gesù è deposto dalla Croce e consegnato a sua Madre
7. viene sepolto il Corpo di Gesù
Versione estesa qui. fonte: I sette dolori di Maria, tradizione croata
Supplica a Maria - GP II 1983
Domenica, 16 ottobre 1983
1. “Sotto la tua protezione
cerchiamo rifugio,
santa Madre di Dio”!
O Madre degli uomini e dei popoli,
tu che “conosci
tutte le loro sofferenze
e le loro speranze”,
tu che senti maternamente tutte le lotte
tra il bene e il male,
tra la luce e le tenebre,
che scuotono il mondo contemporaneo,
accogli il nostro grido che,
come mossi dallo Spirito Santo,
rivolgiamo direttamente al tuo Cuore
e abbraccia, con l’amore della Madre e della Serva,
questo nostro mondo umano,
che ti affidiamo e consacriamo,
pieni di inquietudini
per la sorte terrena ed eterna
degli uomini e dei popoli.
In modo speciale ti affidiamo e consacriamo
quegli uomini e quelle Nazioni,
che di questo affidamento
e di questa consacrazione
hanno particolarmente bisogno.
“Sotto la tua protezione
cerchiamo rifugio,
Santa Madre di Dio”!
Non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova!
Non disprezzare!
Accogli la nostra umile fiducia,
e il nostro affidamento!
2. “Dio infatti ha tanto amato il mondo
da dare il suo Figlio unigenito,
perché chiunque crede in lui non muoia,
ma abbia la vita eterna” (Gv 3, 16).
Proprio questo amore
ha fatto sì che il Figlio di Dio
abbia consacrato se stesso:
“Per loro io consacro me stesso,
perché siano anch’essi consacrati nella verità” (Gv 3,17.19).
In forza di quella consacrazione
i discepoli di tutti i tempi
sono chiamati a impegnarsi
per la salvezza del mondo,
ad aggiungere qualcosa
ai patimenti di Cristo
a favore del suo Corpo che è la Chiesa (cf. 2 Cor 12, 15; Col 1, 24).
Davanti a te, Madre di Cristo,
dinanzi al tuo Cuore Immacolato,
io desidero oggi,
insieme con tutta la Chiesa,
unirmi col Redentore nostro
in questa sua consacrazione
per il mondo e per gli uomini,
la quale solo nel suo Cuore divino
ha la potenza di ottenere il perdono
e di procurare la riparazione.
La potenza di questa consacrazione
dura per tutti i tempi
e abbraccia tutti gli uomini,
i popoli e le Nazioni,
e supera ogni male,
che lo spirito delle tenebre
è capace di ridestare
nel cuore dell’uomo
e della sua storia
e che, di fatto,
ha ridestato nei nostri tempi.
A questa consacrazione del nostro Redentore,
mediante il servizio del successore di Pietro,
si unisce la Chiesa,
Corpo mistico di Cristo.
Oh, quanto profondamente sentiamo il bisogno
di consacrazione per l’umanità e per il mondo:
per il mondo contemporaneo,
in unità con il Cristo stesso!
L’opera redentrice di Cristo,
infatti, deve essere partecipata dal mondo
per mezzo della Chiesa.
Oh, quanto ci fa male, quindi,
tutto ciò che nella Chiesa
e in ciascuno di noi
si oppone alla santità e alla consacrazione!
Quanto ci fa male
che l’invito alla penitenza,
alla conversione, alla preghiera,
non abbia riscontrato
quell’accoglienza che doveva!
Quanto ci fa male che molti partecipino
così freddamente
all’opera redentrice di Cristo!
che così insufficientemente si completi
nella nostra carne
“quello che manca ai patimenti di Cristo”.
Siano quindi benedette tutte le anime
che obbediscono
alla chiamata dell’eterno amore!
Siano benedetti coloro che,
giorno dopo giorno,
con inesausta generosità
accolgono il tuo invito, o Madre,
a fare quello che dice il tuo Gesù
e danno alla Chiesa e al mondo
una serena testimonianza di vita
ispirata al Vangelo.
Sii benedetta sopra ogni cosa tu,
Serva del Signore,
che nel modo più pieno hai obbedito
alla divina chiamata!
Sii salutata, tu,
che sei interamente unita
alla consacrazione redentrice del tuo Figlio!
Madre della Chiesa!
Illumina il Popolo di Dio
sulle vie della fede,
della speranza e della carità!
Aiutaci a vivere
con tutta la verità
della consacrazione di Cristo
per l’intera famiglia umana
del mondo contemporaneo.
3. Affidandoti, o Madre, il mondo,
tutti gli uomini e tutti i popoli,
ti affidiamo anche
la stessa consacrazione per il mondo,
mettendola nel tuo Cuore materno.
Oh Cuore Immacolato!
Aiutaci a vincere la minaccia del male,
che così facilmente si radica
nei cuori degli stessi uomini di oggi
e che nei suoi effetti incommensurabili
già grava sulla nostra contemporaneità
e sembra chiudere le vie verso il futuro!
Dalla fame e dalla guerra, liberaci!
Dalla guerra nucleare,
da un’auto-distruzione incalcolabile,
da ogni genere di guerra, liberaci!
Dai peccati contro la vita dell’uomo
sin dai suoi albori, liberaci!
Dall’odio e dall’avvilimento
della dignità dei figli di Dio. liberaci!
Da ogni genere di ingiustizia
nazionale e internazionale, liberaci!
Dalla facilità di calpestare i comandamenti di Dio,
liberaci!
Dai peccati contro lo Spirito Santo,
liberaci! Liberaci!
Accogli, o Madre di Cristo,
questo grido carico della sofferenza
di tutti gli uomini!
Carico della sofferenza di intere società!
Si riveli ancora una volta,
nella storia del mondo
l’infinita potenza dell’amore misericordioso!
Esso fermi il male!
Trasformi le coscienze!
Nel tuo Cuore Immacolato
si sveli per tutti
la luce della Speranza!
Amen.
Rifletti e prega
I 10 Comandamenti
▣ Io sono il Signore Dio tuo:
- Non avrai altro Dio all'infuori di me.
- Non nominare il nome di Dio invano.
- Ricordati di santificare le feste.
- Onora il padre e la madre.
- Non uccidere.
- Non commettere atti impuri.
- Non rubare.
- Non dire falsa testimonianza.
- Non desiderare la donna d'altri.
- Non desiderare la roba d'altri.
▣ Testo dall'Esodo:
2 Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, in schiavitù: 3non avrai altri dèi all'infuori di me. 4Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. 5Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, 6ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
7 Non pronunzierai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.
8 Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: 9sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; 10ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. 11Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
12 Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.
13 Non uccidere.
14 Non commettere adulterio.
15 Non rubare.
16 Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
17 Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo. »
Le beatitudini
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la Terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli (Matteo 5,3-12)
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Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete, perché riderete.
Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. » (Luca 6,20-23)
Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione.
Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete.
Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. (Luca 6,24-26)
Le opere di misericordia
▣ LE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE
- - Dar da mangiare agli affamati
- - Dar da bere agli assetati
- - Vestire gli ignudi
- - Alloggiare i pellegrini
- - Visitare gli infermi
- - Visitare i carcerati
- - Seppellire i morti
▣ LE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALI
- - Consigliare i dubbiosi
- - Insegnare a chi no sa
- - Ammonire i peccatori
- - Consolare gli afflitti
- - Perdonare le offese
- - Sopportare pazientemente le persone moleste
- - Pregare Dio per i vivi e i morti
Le 7 virtù e i 7 vizi
Le 4 virtù cardinali
- Prudenza
- Giustizia
- Fortezza
- Temperanza
Le 3 virtù teologali
I 7 vizi
- Superbia
- Invidia
- Lussuria
- Gola
- Accidia (Superficialità)
- Ira
- Avarizia
I Misteri
Misteri gaudiosi (o della gioia)
- da recitarsi il lunedì e il giovedì oppure il lunedì e il sabato
- - L'annunciazione dell'Arcangelo Gabriele a Maria Vergine
- - La visita di Maria Vergine a Santa Elisabetta
- - La nascita di Gesù
- - La presentazione di Gesù al Tempio
- - Il ritrovamento di Gesù al Tempio
Misteri dolorosi (o del dolore)
- da recitarsi il martedì e il venerdì
- - L'agonia di Gesù nell'orto degli ulivi
- - La flagellazione di Gesù alla colonna
- - L'incoronazione di spine
- - Gesù è caricato della Croce
- - La crocifissione e la morte di Gesù
La crocifissione di Gesù, quinto dei misteri dolorosi
Misteri gloriosi (o della gloria)
- da recitarsi il mercoledì, il sabato e la domenica oppure il mercoledì e la domenica
- - La risurrezione di Gesù
- - L'ascensione di Gesù al Cielo
- - La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo
- - L'assunzione di Maria Vergine al Cielo
- - L'incoronazione di Maria Vergine
Misteri luminosi (o della luce)
- da recitarsi facoltativamente il giovedì, in luogo dei misteri gaudiosi
- - Il battesimo di Gesù nel fiume Giordano
- - Le nozze di Cana
- - L'annuncio del Regno di Dio
- - La trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor
- - L'istituzione dell'Eucaristia
I doni dello Spirito Santo
- Sapienza
- Intelletto
- Consiglio
- Fortezza
- Scienza
- Pietà
- Timore di Dio
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I doni dello Spirito Santo
s. Francesco, Cantico delle creature
Altissimo, onnipotente, buon Signore
tue sono le lodi, la gloria e l'onore
ed ogni benedizione.
A te solo, Altissimo, si confanno,
e nessun uomo è degno di te.
Laudato sii, o mio Signore,
per tutte le creature,
specialmente per messer Frate Sole,
il quale porta il giorno che ci illumina
ed esso è bello e raggiante con grande splendore:
di te, Altissimo, porta significazione.
Laudato sii, o mio Signore,
per sora Luna e le Stelle:
in cielo le hai formate
limpide, belle e preziose.
Laudato sii, o mio Signore, per frate Vento e
per l'Aria, le Nuvole, il Cielo sereno ed ogni tempo
per il quale alle tue creature dai sostentamento.
Laudato sii, o mio Signore, per sora Acqua,
la quale è molto utile, umile, preziosa e casta.
Laudato sii, o mio Signore, per frate Fuoco,
con il quale ci illumini la notte:
ed esso è robusto, bello, forte e giocondo.
Laudato sii, o mio Signore, per nostra Madre Terra,
la quale ci sostenta e governa e
produce diversi frutti con coloriti fiori ed erba.
Laudato sii, o mio Signore,
per quelli che perdonano per amor tuo
e sopportano malattia e sofferenza.
Beati quelli che le sopporteranno in pace
perchè da te saranno incoronati.
Laudato sii, o mio Signore,
per nostra sora Morte corporale,
dalla quale nessun uomo vivente può scampare.
Guai a quelli che morranno nel peccato mortale.
Beati quelli che si troveranno nella tua volontà
poichè loro la morte non farà alcun male.
Laudate e benedite il Signore e ringraziatelo
e servitelo con grande umiltate.
s. Francesco, Lodi di Dio
Tu sei santo, Signore solo Dio, che compi meraviglie.
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo,
Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra.
Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dèi,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene,
Signore Dio vivo e vero.
Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza,
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza,
Tu sei giustizia e temperanza,
Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei rifugio.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede,
Tu sei la nostra carità, Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna,
grande e ammirabile Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
(Fonti Francescane 261)
s. Francesco, Preghiera semplice
Preghiera Semplice
San Francesco d'Assisi
Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa ch'io porti amore,
dove è offesa, ch'io porti il perdono,
dove è discordia, ch'io porti la fede,
dove è l'errore, ch'io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.
Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.
Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichè:
Se è: Dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.
Amen
s. Francesco, Il saluto alle virtù
O regina sapienza, il Signore ti salvi con tua sorella, la pura e santa semplicità.
Signora santa povertà, il Signore ti salvi con tua sorella, la santa umiltà.
Signora santa carità, il Signore ti salvi con tua sorella, la santa obbedienza.
Santissime virtù tutte, il Signore vi salvi, dal quale procedete e venite.
Quasi non c’è uomo al mondo che possa avere per sé una sola di voi se prima non muore.
Chi ne ha una e le altre non offende, le ha tutte, e chi ne offende una non ne ha alcuna e le offende tutte; e ciascuna confonde i vizi e i peccati.
La santa sapienza confonde satana e tutte le sue insidie.
La pura e santa semplicità confonde ogni sapienza di questo mondo e la sapienza della carne.
La santa povertà confonde ogni cupidigia e avarizia e le preoccupazioni di questo mondo.
La santa umiltà confonde la superbia e tutti gli uomini di questo mondo e tutte le cose di questo mondo.
La santa carità confonde tutte le diaboliche e mondane tentazioni e tutti i timori umani.
La santa obbedienza confonde tutte le volontà carnali e corporali e tiene il suo corpo mortificato, in obbedienza allo spirito e in obbedienza al proprio fratello, e rende l’uomo soggetto a tutti gli uomini di questo mondo e non soltanto agli uomini ma anche agli animali, alle fiere, così che possono fare di lui quello che vogliono, in quanto sarà loro permesso dal Signore. (FF 256-258)
Fratello Sole sorella Luna
Dolce è sentire
come nel mio cuore
ora umilmente
sta nascendo amore!
Dolce è capire
che non son più solo
ma che son parte di una immensa vita
che generosa risplende intorno a me
dono di Lui - del Suo immenso amore!
Ci ha dato il cielo
e le chiare stelle
fratello Sole e sorella Luna
La madre terra
con frutti, prati e fiori,
il fuoco, il vento,
l'aria e l'acqua pura
fonte di vita per le sue creature...
dono di Lui - del Suo immenso amore
dono di Lui - del Suo immenso amore!
Sia laudato nostro Signore
che ha creato l'universo intero.
Sia laudato nostro Signore
noi tutti siamo Sue creature:
dono di Lui, del Suo immenso amore,
beato chi Lo serve in umiltà.
San Francesco
Sant'Agostino sulla morte
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
Santa Brigida e San Bernardino
Leggi le preghiere dettate a Santa Brigida da ripetere per 12 anni per ottenere l'indulgenza.
San Bernardino
Rivelazione fatta a San Bernardo della Piaga incognita della Sacra Spalla di Nostro Signore Gesù Cristo aperta dal peso della Croce.
S. Bernardo, abate di Chiaravalle, domandò nell’orazione a Nostro Signore quale fosse stato il maggior dolore sofferto nel corpo durante la sua passione.
Gli fu risposto: ▣ “Io ebbi una piaga sulla spalla, profonda tre dita, e tre ossa scoperte per portare la croce.
Questa piaga mi ha dato maggior pena e dolore più di tutte le altre e dagli uomini non è conosciuta.
Ma tu rivelala ai fedeli cristiani e sappi che qualunque grazia che mi chiederanno in virtù di questa piaga, verrà loro concessa;
ed a tutti quelli che per amore di Essa mi onoreranno con tre Padre Nostro, Ave e Gloria al giorno, perdonerò i peccati veniali, non ricorderò più i mortali, non morranno di morte subitanea ed in punto di morte saranno visitati dalla Beata Vergine conseguendo ancora grazia e misericordia”.
Orazione sulla piaga della spalla di Nostro Signore
Papa Eugenio III su istanza di S. Bernardo concesse le indulgenze a chi propagherà questa orazione e la porterà sempre con sé, a chi reciterà 5 Padre Nostro, Ave e Gloria frequentando i SS. Sacramenti e pregherà per il Sommo Pontefice.
▣ Orazione sulla piaga della spalla di Nostro Signore.
Dilettissimo Signore Gesù Cristo,
mansuetissimo agnello di Dio,
io povero peccatore adoro e venero
la Santissima Vostra Piaga che
riceveste sulla spalla nel portare
la pesantissima Croce al calvario e
nella quale restarono scoperte
tre Vostre sacratissime ossa,
tollerando in essa un immenso dolore:
vi supplico in virtù e per i meriti di questa piaga
di avere di me misericordia
col perdonarmi tutti i peccati, sia mortali che veniali
di assistermi nell’ora della morte e
di condurmi al Vostro Regno beato.
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.
(tre volte).
La Madonna delle Ghiaie di Bonate
13 maggio 1944 - «Devi essere buona, ubbidiente, rispettosa col prossimo e sincera: prega bene e ritorna in questo luogo per nove sere sempre a quest'ora»
14 maggio 1944 - «Devi essere buona, ubbidiente, sincera e pregare bene, rispettosa verso il prossimo. Tra il quattordicesimo e il quindicesimo anno, ti farai Suora Sacramentina. Soffrirai molto, ma non piangere perché dopo verrai con me in Paradiso!»
15 maggio 1944 - «Dì loro che se vogliono i figli guariti devono fare penitenza, pregare molto ed evitare certi peccati. Se gli uomini faranno penitenza la guerra finirà fra due mesi, altrimenti poco meno di due anni»
16 maggio 1944 - «Tante mamme hanno i bimbi disgraziati per i loro peccati gravi; non facciano più peccati e i bimbi guariranno…
Prega per i poveri peccatori che hanno bisogno della preghiera dei bambini. (Adelaide chiese anche un segno esterno per soddisfare al desiderio della gente e la Madonna): Verrà anche quello a suo tempo»
17 maggio 1944 - «Dì al Vescovo e al Papa il segreto che ti confido...ti raccomando di eseguire quanto ti dico, ma non dirlo a nessun altro.(Adelaide rivelò il segreto al vescovo il 20 maggio, e al Papa Pio XII soltanto nel 1949)»
18 maggio 1944 - «Preghiera e penitenza...Prega per i poveri peccatori più ostinati che stanno morendo in questo momento e che trafiggono il mio Cuore...La preghiera a me più gradita è l'Ave Maria»
19 maggio 1944 - «No, non è necessario che proprio tutti vengano qui, quelli che possono vengano che secondo i loro sacrifici saranno guariti o rimarranno ammalati, però non si facciano più gravi peccati. (Adelaide pregò anche la Madonna di fare qualche miracolo affinché la gente potesse credere): Verranno anche quelli, molti si convertiranno ed io sarò riconosciuta dalla Chiesa... Medita queste parole ogni giorno della tua vita, fatti coraggio in tutte le pene. Mi rivedrai nell'ora della tua morte, ti terrò sotto il mio manto e ti porterò in cielo»
20 maggio 1944 - «Domani sarà l'ultima volta che ti parlo poi per sette giorni ti lascio pensare bene quanto ti ho detto. Cerca di capirlo bene perché fatta più grandicella ti servirà molto se vorrai essere tutta mia. Dopo questi sette giorni ritornerò ancora quattro volte»
21 maggio 1944 - apparizione silenziosa.
28 maggio 1944 - «Prega per i peccatori ostinati che fanno soffrire il mio cuore perché non pensano alla morte. Prega pure per il Santo Padre che passa momenti brutti. Da tanti è maltrattato e molti attentano alla sua vita. Io lo proteggerò ed Egli non uscirà dal Vaticano. La pace non tarderà, ma al mio cuore preme quella pace mondiale nella quale tutti si amino come fratelli. Solo così il Papa avrà meno da soffrire»
29 maggio 1944 -«Gli ammalati che vogliono guarire devono avere maggior fiducia e santificare la loro sofferenza se vogliono guadagnare il paradiso. Se non faranno questo, non avranno premio e saranno severamente castigati. Spero che tutti quelli che conosceranno la mia parola faranno ogni sforzo per meritarsi il paradiso. Quelli che soffriranno senza lamento otterranno da me e dal Figlio mio qualunque cosa chiederanno. Prega molto per coloro che hanno l'anima ammalata; il figlio mio Gesù è morto sulla croce per salvarli. Molti non capiscono queste mie parole e per questo io soffro»
30 maggio 1944 - «Cara bambina, tu sei tutta mia, ma pur essendo cara al mio cuore, domani ti lascerò in questa valle di pianto e di dolore. Mi rivedrai nell'ora della tua morte e avvolta nel mio manto ti porterò in cielo. Con te prenderò pure quelli che ti comprendono e soffrono»
31 maggio 1944 - «Cara figliola, mi spiace doverti lasciare, ma la mia ora è passata, non sgomentarti se per un po' non mi vedrai. Pensa a quello che t'ho detto; nell'ora della tua morte verrò ancora.
In questa valle di veri dolori sarai una piccola martire.
Non scoraggiarti, desidero presto il mio trionfo.
Prega per il Papa e digli che faccia presto perché voglio essere premurosa per tutti in questo luogo.
Qualunque cosa mi si chiederà lo intercederò presso mio Figlio.
Sarò la tua ricompensa se il tuo martirio sarà allegro.
Queste mie parole ti saranno di conforto nella prova.
Sopporta tutto con pazienza che verrai con me in paradiso.
Quelli che volontariamente ti faranno soffrire non verranno in paradiso se prima non avranno riparato e si saranno pentiti profondamente.
Sta allegra che ci rivedremo ancora piccola martire»
Preghiere in italiano
Abbiate Coraggio
ABBIATE CORAGGIO Bacchini - Tonoli
"Il testo è tratto dai discorsi ai giovani e dalla Evangelii Gaudium di Papa Francesco "
RITORNELLO
ABBIATE CORAGGIO DI ESSERE FELICI,
E FATE POSTO A GESU’ NEL VOSTRO CUORE.
VOI SIETE IL DONO DEL SUO VERO AMORE.
ABBIATE CORAGGIO DI ESSERE FELICI,
SEGUITE IL CRISTO, MAESTRO DELLA VITA.
VOI SIETE LA SPERANZA E LA GIOIA VERA.
Nel nostro cuore vive per sempre Cristo Re della gloria,
in Lui speriamo e viviamo,
vera gioia che in Dio ci salverà.
E’ importante avere amici di cui poter fidarsi,
ma è essenziale dar fiducia al Signore,
che non ci delude mai.
Spirito Santo fa che il mio cuore sia aperto a Dio,
che la Sua Chiesa viva sempre,
nella povertà e per i poveri.
Il digiuno
Maria a Medjugorje: "Vorrei che la gente in questi giorni pregasse con me. E che preghi il più possibile! Che inoltre digiuni il mercoledì ed il venerdì; che ogni giorno reciti almeno il Rosario: i misteri gaudiosi, dolorosi, gloriosi, luminosi."
Oh Maria, tu eri completamente libera nel tuo cuore, non eri legata ad alcuna cosa se non alla volontà del Padre: chiedi per me la grazia di fare un digiuno gioioso per cantare con te il cantico della riconoscenza!
Fa' che nella mia decisione di digiunare io sia forte e perseverante.
La difficoltà e la fame che sentirò oggi le voglio offrire per tutti gli uomini.
Maria, prega per me! Per tua intercessione e per la forza della tua protezione si allontanino da me ogni male ed ogni tentazione diabolica. (da newsletter di Medjugorje)
Angelus domini
▣ L'Angelo del Signore portò l'annunzio a Maria.
Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.
Ave Maria...
Eccomi, sono la serva del Signore.
Si compia in me la tua parola.
Ave Maria...
E il Verbo si fece carne.
E venne ad abitare in mezzo a noi.
Ave Maria...
Prega per noi, santa Madre di Dio.
Perché siamo resi degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo.
Infondi nel nostro spirito la Tua grazia, o Padre; Tu, che nell'annunzio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione del Tuo Figlio, per la Sua passione e la Sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.
All'Arcangelo Michele (Leone XIII)
San Michele Arcangelo,
difendici in battaglia;
sii presidio contro il male e le insidie del diavolo.
Che Dio imperi su di lui, preghiamo supplici:
e tu, Principe della milizia celeste,
con virtù divina, ricaccia nell'inferno
Satana e gli altri spiriti maligni
che si aggirano per il mondo
per causare la perdizione delle anime.
Amen.
Credo breve
Credo
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra;
e nel suo unico figlio nostro signore Gesù Cristo, generato dallo Spirito Santo e nato da Maria,
patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi; il terzo giorno e' resuscitato al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti e il suo regno non avra' fine.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, e la vita del mondo che verra', amen.
Il cantico delle creature
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimu, se konfano
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimu, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle;
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’acqua,
la quale è multo utile e humile et pretiosa e casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,
per lu quale enallumeni la nocte:
ed ellu è bello e iocundo e robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta e governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore,
e sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a*cquelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quilli ke se trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate e benedicite mi’ Signore et rengratiate
et serviateli cum grande humilitate.
Pange Lingua
Canta, o mia lingua
Un sì gran sacramento
Canta, o mia lingua,
il mistero del corpo glorioso
e del sangue prezioso
che il Re delle nazioni,
frutto benedetto di un grembo generoso,
sparse per il riscatto del mondo.
Si è dato a noi, nascendo per noi
da una Vergine purissima,
visse nel mondo spargendo
il seme della sua parola
e chiuse in modo mirabile
il tempo della sua dimora quaggiù.
Nella notte dell'ultima Cena,
sedendo a mensa con i suoi fratelli,
dopo aver osservato pienamente
le prescrizioni della legge,
si diede in cibo agli apostoli
con le proprie mani.
Il Verbo fatto carne cambia con la sua parola
il pane vero nella sua carne
e il vino nel suo sangue,
e se i sensi vengono meno,
la fede basta per rassicurare
un cuore sincero.
Adoriamo, dunque, prostrati
un sì gran sacramento;
l'antica legge
ceda alla nuova,
e la fede supplisca
al difetto dei nostri sensi.
Gloria e lode,
salute, onore,
potenza e benedizione
al Padre e al Figlio:
pari lode sia allo Spirito Santo,
che procede da entrambi.
di San Tommaso d'Aquino
GMG 2023 la via crucis
1 | Gesù è condannato a morte
Signore, Pilato ha firmato il decreto. Ha firmato il decreto che estinguerebbe il tuo futuro. “Questo essere umano deve morire; non avrà più futuro”.
Lo sentono tanti giovani oggi, Signore, che ci viene tolto il futuro. Ci viene detto che la vita è piena di opportunità, ma è difficile vedere dove siano quelle opportunità quando i soldi non sono sufficienti, quando non si riesce a trovare lavoro e quando l'accesso all'istruzione spesso è praticamente impossibile.
Signore, anche quando ti hanno condannato a morte, non ti sei lasciato cadere. Hai spiegato a Pilato che non avrebbe alcun potere su di te se Dio non lo permettesse. E, con il Padre al tuo fianco, sei andato avanti, fiducioso nel futuro. Insegnaci a fare lo stesso.
2 | Gesù carica la Croce sulle spalle
Un pesante ceppo di legno è stato posto sulle tue spalle. E ti avevano già torturato. Che violenza, Signore! Sei vissuto in un mondo violento e sei stato vittima di quella violenza.
Il mondo in cui viviamo forse non è molto diverso. Guerre, attentati, sparatorie di massa ma anche violenze nei matrimoni e nelle relazioni, abusi sui minori, bullismo, abusi di potere, famiglie dove si scagliano parole pesanti come macigni.
Ti hanno caricato una croce sulle spalle. Ma Tu, Signore, non ti sei arreso. Dove hai trovato la forza per continuare a camminare? Ti immagino mentre ripeti a Te stesso: “L'amore vincerà la violenza”. Signore, dammi la forza di amare.
3 | Gesù cade per la prima volta
Scusa, Signore, non sono abituato a vedere i miei eroi stesi a terra sporchi di polvere. Perché ti sei sottomesso? Troppo è l’abbandono e troppa la solitudine.
Tu, da solo. È come mi sento, a volte, quando aspetto un messaggio o un abbraccio che non arrivano. E penso che sia colpa mia, che sono incapace e mi chiudo. Altre volte, penso di vivere in un mondo egoista dove ognuno guarda solo a sé stesso. Non lo so, so però che ci sono tanti giovani soli, anche quando sono circondati da altre persone.
Ti guardo caduto a terra. Ti immagino alzare la testa e guardarmi. Ti immagino mentre dici: “Io cado con te per rialzarti con me. Vai, alzati in piedi e vai. Camminiamo insieme."
4 | Gesù incontra sua Madre
Probabilmente, tra le urla della folla, hai sentito la voce di tua madre. Una voce dolce, inconfondibile. "Figlio mio, sono qui". Hai cercato il suo volto. L'hai trovato sereno che diceva "sì" con la testa. "Sì". Era tutto quello che volevi vedere. Un segno di conferma. Un segno che proveniva dal puro amore. Come a dire: “Vai avanti, impegnati, impegnati per il Bene. Dio ti aiuterà”.
Parlami all'orecchio, oh madre di Gesù. Parlami d'amore, parlami di impegno. Impegno per il Bene. Non lasciarmi seduto in attesa. In attesa del “momento ideale”, della persona ideale, del lavoro ideale, della Chiesa ideale. Non lasciarmi seduto a sognare, mentre il mondo va avanti senza di me e senza ciò che avrei da offrirgli. Maria, aiutami ad abbracciare la mia vocazione.
5 | Simone di Cirene aiuta Gesù a caricare la Croce
I soldati costrinsero un uomo di nome Simone a portare la croce di Gesù. Non glielo hanno chiesto, lo hanno costretto. Con la forza. Era uno che veniva dalla campagna. Non era nemmeno romano. Non contava, non aveva il diritto di dire se lo voleva o no.
Oggi il mondo è pieno di esclusioni e intolleranze. Ci sono minoranze che non hanno il diritto di parlare e nemmeno di esistere. In molti paesi non si può nemmeno praticare la propria religione. Ci sono molte persone che non possono esprimere liberamente le loro idee. Ogni gruppo vuole imporre il proprio modo di vedere le cose e allontanare chiunque la pensi diversamente. A volte anche all'interno della Chiesa. Talvolta anche nei nostri cuori.
Tu, Signore, sei stato vittima dell'intolleranza. Ma non ti sei lasciato prendere dall'odio. Ed è per questo che puoi essere un ponte tra tutti. Insegnaci ad essere costruttori di ponti ovunque ci troviamo.
6 | Veronica asciuga il volto di Gesù
Signore, una donna ha attraversato la folla per ripulire il tuo volto e nel suo panno si è impressa la Tua immagine. Amare è questo, è lasciarsi commuovere dal volto dell'altro, anche sfigurato. Il volto del figlio che si ama, dell'amico che si ama, del povero che si ama, della moglie o del marito che si ama. Il volto della Chiesa che si ama, anche se sfigurata. Amare è lasciarsi attrarre dal volto dell'altro.
Ma noi giovani viviamo in un mondo individualistico. Ci è stato detto mille volte che ciò che contava di più era la nostra immagine e la nostra autorealizzazione. Che avevamo il diritto di essere felici e che dovevamo pensare prima a noi stessi. Ed eccoci qui, egocentrici, ognuno concentrato sul suo cellulare, nei propri interessi, sulla propria isola, in attesa di una felicità che non arriva. Perché la vera felicità sta nel lasciarsi attrarre dal volto dell'altro.
7 | Gesù cade per la seconda volta
Di nuovo a terra, Signore? Quando siamo caduti una volta, abbiamo pensato che fosse un incidente, che fossero le circostanze. Quando cadiamo più spesso, ci spaventiamo. Con il timore che ci sia qualche problema di fondo in noi. Uno squilibrio.
Oggigiorno noi giovani, Signore, abbiamo spesso una mente complicata. Soffriamo di ansia e depressione, problemi alimentari, burnout. A volte ci chiediamo chi siamo e se vale la pena vivere la vita. A volte, ci sentiamo molto giù, a terra. Peggio che avere un problema, è sentirsi un problema.
Ti guardo caduto a terra. Ti immagino mentre dici: “Io cado con te per rialzarti con me. Vai, fatti aiutare, rimettiti in piedi e vai avanti. Andiamo insieme".
8 | Gesù encontra le donne di Gerusalemme
Per strada, Signore, ti sei imbattuto in donne che piangevano per te. “Non piangete per Me – hai detto loro – piangete per voi e per i vostri figli”. Non volevi lacrime facili che non cambiassero nulla. Volevi che quelle donne pensassero a sé stesse e al mondo che avrebbero lasciato alla generazione seguente e al futuro.
Anche noi ci chiediamo come sarà il nostro futuro su questo pianeta. Assistiamo al consumo incontrollato delle risorse della terra, all'estinzione di alcune specie, alla devastazione delle foreste. Siamo spaventati dal cambiamento climatico e ci sentiamo molto insicuri riguardo al futuro. E tutto questo associato a stili di vita squilibrati che fanno morire di fame alcuni mentre altri si ammalano per aver mangiato troppo.
Signore, insegnaci ad avere stili di vita più semplici, più solidali, più consapevoli delle conseguenze, più vicini all'essenziale. Più simili a te.
9 | Gesù cade per la terza volta
Per la terza volta a terra, Signore? Ho paura per Te, ho paura che non riuscirai ad alzarti. O che cadrai di nuovo, non appena ti rimetti in piedi.
Forse vuoi avvicinarti a quei giovani che cadono di nuovo ogni volta che provano a rialzarsi. Tanti ci accusano di essere deboli, di non resistere alla droga, alla pornografia, all'alcool. Ci accusano di rifugiarci nei nostri schermi fino a diventarne dipendenti. Semplicemente non capiscono che alzarsi potrebbe richiedere una forza che non si ha più. E una fede che si è già persa.
Ti guardo steso a terra. Ti immagino dire a ogni giovane con una dipendenza: “Io cado con te perché tu possa rialzarti con me. Vai, cerca aiuto, alzati e vai avanti. Con me, questa volta, ce la farai. Camminiamo insieme."
10 | Gesù è spogliato delle sue vesti
Ti hanno spogliato, Signore, ti hanno denudato. Ti guardo sereno e fiducioso nella tua nuda verità. Anche senza vestiti, non smetti di essere quello che sei perché non ti sei mai preso la briga di costruire un'immagine di te stesso. Tu nella Tua umiltà, Tu nella Tua integrità. Tu nella Tua verità.
Ma viviamo in una terra di specchi dove ciò che conta è l'apparenza, l'immagine. Un selfie dopo l’altro. La tirannia del corpo giusto e del sorriso perfetto. Foto di sé stessi sui social in pose attentamente studiate. Post artificiali che aspettano i like degli altri. Terribile sensazione di non poter essere noi stessi, di doverci vendere per piacere alle persone e non rimanere isolati. Narcisismi che, alla fine, ci lasciano soli su isole lontane.
E tu nudo, così come sei, senza vergognarti di essere ciò che sei. Non vivevi per l'apparenza, ma per il Bene. Insegnami, Signore. Dammi la forza di essere diverso, di non vivere in funzione dell'immagine, ma nella fedeltà alla mia coscienza.
11 | Gesù è inchiodato alla Croce
Un chiodo per ogni polso, un terzo nei piedi. Eri così, inchiodato. Inoltre ti gridavano dal basso: “Non sei tu il Figlio di Dio? Scendi dalla Croce!” Ma la Croce non era una situazione in cui ti trovavi per puro caso; era la conseguenza inevitabile di non aver rinunciato ad amare fino alla fine. Il confronto tra l’amore e la violenza nel mondo.
Oggi molte persone cercano disperatamente di sfuggire a situazioni disumane. Fuggono dalla guerra, dalla fame, dalla mancanza d'acqua, dalle persecuzioni politiche. La loro casa ha cessato di essere il loro rifugio ed è diventata il luogo di una probabile morte. Cercano di rifugiarsi in qualche altro posto nel mondo, che un giorno potrebbero chiamare “casa”.
Inchiodato sulla croce, Signore, infondi coraggio a tutti i giovani costretti a fuggire per non perdere la vita. E a chi vive, comodo nella sua casa, dona un cuore come il Tuo.
12 | Gesù muore in Croce
“Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”. Ti sei abbandonato tra le braccia del Padre. Hai emesso l’ultimo respiro e sei morto. E con te, sono morte tutte le parole che non hai potuto dire, tutti gli abbracci che non hai potuto dare, tutte le guarigioni che non hai potuto fare.
Sembra uno spreco, Signore! Quante cose buone avresti potuto fare in qualche decennio in più di vita! Eppure le tue parole sono state: "Tutto è compiuto". Non c'era più niente da realizzare. Perché lì, sulla Croce, ci hai lasciato tutto ciò che serviva per salvarci: l'amore puro, anche se impotente e apparentemente inutile.
Oggi conta solo chi produce. Gli anziani non contano, i disabili non contano, i disoccupati non contano, i sognatori non contano. E i giochi dei bambini non contano, bambini spesso costretti a lavorare per guadagnare o a studiare sempre di più per essere un giorno “veri vincitori” nel mercato del lavoro.
Tuttavia, ciò che salva è l'amore. Nascondimi nelle Tue piaghe traboccanti d’amore, Signore!
13 | Gesù è deposto dalla Croce e consegnato alla Madre
Pietà. Gesù tra le braccia di Maria. Un figlio sulle ginocchia della madre. La verità più pura dell'amore disinteressato. La Parola che riposa nel silenzio.
Mentre noi siamo persi in un mondo saturo di parole frettolose, informazioni, notizie, pubblicità, interessi, in cui non sappiamo più distinguere verità e menzogna, né sappiamo più a chi credere!
Signore, non devo sapere tutto, non voglio sapere tutto. Voglio solo capire cosa conta sapere per essere una persona migliore e creare un mondo più umano. Dammi un grande amore per tutto ciò che nel mondo è puro, vero, semplice e umano.
14 | Gesù è posto nel sepolcro
Il cimitero. La Fine. Quando la pietra rotolò all'ingresso del sepolcro, sembrò che tutto fosse definitivamente finito. Sembrava, Signore, che Tu e il Tuo modo di amare non foste altro che un’illusione, una speranza ingannevole in un ipotetico trionfo del bene sul male. Sembrava che tutto fosse finito, che bisognasse essere realisti, che il mondo fosse davvero per i furbi e non per chi sogna il Bene, come te.
Tante volte nella nostra vita sembra che non ci sia futuro. Non vediamo alcuna luce alla fine del tunnel. Abbiamo paura di guardare avanti. Non riusciamo a prendere decisioni, né vediamo la direzione verso cui la storia potrebbe continuare, vediamo solo il percorso bloccato da grandi ostacoli davanti a noi.
È qui che dobbiamo sentire la voce di Maria. Maria parla dei punti di arrivo che diventano punti di partenza, dell’apparente morte di un albero in inverno che si appresta a fiorire in primavera, delle tombe che sono porte di risurrezione.
GMG 2000 ai giovani da Giovanni Paolo II
Cari giovani, è difficile credere in un mondo così? Nel Duemila è difficile credere? Sì! E' difficile. Non è il caso di nasconderlo. E' difficile, ma con l'aiuto della grazia è possibile, come Gesù spiegò a Pietro: "Né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli" (Mt 16,17).
Questa sera vi consegnerò il Vangelo. E' il dono che il Papa vi lascia in questa veglia indimenticabile. La parola contenuta in esso è la parola di Gesù. Se l'ascolterete nel silenzio, nella preghiera, facendovi aiutare a comprenderla per la vostra vita dal consiglio saggio dei vostri sacerdoti ed educatori, allora incontrerete Cristo e lo seguirete, impegnando giorno dopo giorno la vita per Lui!
In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità;
- è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate;
- è Lui la bellezza che tanto vi attrae;
- è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso;
- è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita;
- è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare.
E' Gesù che suscita in voi il desiderio di
- fare della vostra vita qualcosa di grande,
- la volontà di seguire un ideale,
- il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità,
- il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna.
... Cari amici, vedo in voi le "sentinelle del mattino" (cfr Is 21,11-12) in quest'alba del terzo millennio.
Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri.
I diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono poi rivelati veri e propri inferni. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario.
Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro.
Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti.
video - Tor Vergata, sabato 19 agosto 2000
Santa Gertrude al Sacro Cuore di Gesù
Io ti saluto, o Sacro Cuore di Gesù,
fonte viva e vivificante della vita eterna,
tesoro infinito della divinità,
fornace ardente del divino amore.
Tu sei il luogo del mio rifugio,
l'asilo della mia sicurezza.
O mio amabile Salvatore,
accendi il mio cuore di quell'amore ardentissimo che infiamma il tuo Cuore;
versa nel mio cuore le grandi grazie che trovano la fonte viva nel tuo Cuore;
fa' che la tua volontà diventi la mia volontà
e che ad essa sia sempre conforme,
perché io desidero che per l'avvenire la tua santa volontà
sia la regola di tutti i miei desideri e di tutte le mie azioni. Amen
Preghiere speciali
Via Crucis solo stazioni
- Gesù condannato a morte
- Gesù prende la croce
- Gesù cade la prima volta
- Gesù incontra la sua SS. Madre
- Gesù aiutato dal Cireneo
- La Veronica asciuga il volto di Gesù
- Gesù cade la seconda volta
- Gesù incontra le pie donne
- Gesù cade la terza volta
- Gesù spogliato delle vesti
- Gesù inchiodato sulla croce
- Gesù muore in croce
- Gesù deposto dalla croce
- Gesù deposto nel sepolcro
Salmo 50, Purificami o Signore
Purificami, o Signore:
sarò più bianco della neve
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nel tuo affetto cancella il mio peccato
e lavami da ogni mia colpa,
purificami da ogni mio errore.
Il mio peccato, io lo riconosco;
il mio errore, mi è sempre dinanzi;
contro te, contro te solo ho peccato;
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.
Così sei giusto nel parlare
e limpido nel tuo giudicare;
ecco, malvagio sono nato,
peccatore mi ha concepito mia madre.
Fammi udire gioia e allegrezza:
esulteranno le ossa umiliate;
dai miei errori nascondi il tuo volto,
non mi togliere il tuo spirito di santità.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito fermo;
non cacciarmi lontano dal tuo volto,
non mi togliere il tuo spirito di santità.
Ecco, ti piace verità nell’infinito,
e nel profondo mi insegni sapienza.
Se mi purifichi con issopo, sono limpido;
se mi lavi, sono più bianco della neve.
Le vittime non ti son gradite:
se ti offro un olocausto, non lo vuoi;
la mia vittima è il mio spirito affranto:
non disprezzi un cuore affranto o fiaccato.
Ritorni in me la tua gioia di salvezza,
sorreggi in me uno spirito risoluto.
Insegnerò ai peccatori le tue vie
e gli erranti ritorneranno a te.
Liberami dal sangue, o Dio, mia salvezza,
e la mia lingua griderà la tua giustizia.
Signore, aprirai le mie labbra,
la mia bocca annuncerà la tua lode.
Sia gloria al Padre onnipotente,
al Figlio, Gesù Cristo, Signore;
allo Spirito Santo, Amore,
nei secoli dei secoli. Amen.
Salmo 27, di chi avrò paura ?
[1] Salmo Di Davide.
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
[2] Quando mi assalgono i malvagi
per straziarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici,
a inciampare e cadere.
[3] Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia,
anche allora ho fiducia.
[4] Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore
ed ammirare il suo santuario.
[5] Egli mi offre un luogo di rifugio
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora,
mi solleva sulla rupe.
[6] E ora rialzo la testa
sui nemici che mi circondano;
immolerò nella sua casa sacrifici d'esultanza,
inni di gioia canterò al Signore.
[7] Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
[8] Di te ha detto il mio cuore: "Cercate il suo volto";
il tuo volto, Signore, io cerco.
[9] Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
[10] Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato,
ma il Signore mi ha raccolto.
[11] Mostrami, Signore, la tua via,
guidami sul retto cammino,
a causa dei miei nemici.
[12] Non espormi alla brama dei miei avversari;
contro di me sono insorti falsi testimoni
che spirano violenza.
[13] Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
[14] Spera nel Signore, sii forte,
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.
Salmo 28, di Davide
[1] A te grido, Signore;
non restare in silenzio, mio Dio,
perché, se tu non mi parli,
io sono come chi scende nella fossa.
[2] Ascolta la voce della mia supplica,
quando ti grido aiuto,
quando alzo le mie mani
verso il tuo santo tempio.
[3] Non travolgermi con gli empi,
con quelli che operano il male.
Parlano di pace al loro prossimo,
ma hanno la malizia nel cuore.
[4] Ripagali secondo la loro opera
e la malvagità delle loro azioni.
Secondo le opere delle loro mani,
rendi loro quanto meritano.
[5] Poiché non hanno compreso l'agire del Signore
e le opere delle sue mani,
egli li abbatta e non li rialzi.
[6] Sia benedetto il Signore,
che ha dato ascolto alla voce della mia preghiera;
[7] il Signore è la mia forza e il mio scudo,
ho posto in lui la mia fiducia;
mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore,
con il mio canto gli rendo grazie.
[8] Il Signore è la forza del suo popolo,
rifugio di salvezza del suo consacrato.
[9] Salva il tuo popolo e la tua eredità benedici,
guidali e sostienili per sempre.
Il tuo amore ci abbraccia - Martini
Ti ringraziamo, Signore Gesù,
perché ci hai amati al punto
che non possiamo fare altro che amarti
con tutto il cuore. con tutta la mente,
con tutta la vita.
Si, Gesù, il tuo amore ci abbraccia,
ci circonda: siamo in te
e possiamo contemplare in tutto la tua gloria,
il tuo amore che si dona.
Ogni uomo e ogni donna della terra
sono avvolti dallo stesso Spirito d’amore.
E lo sono pure i nostri peccati,
lo sono tutte le situazioni che incontriamo.
Facci crescere, Gesù, in questo tuo amore!
Donaci la grazia
per raggiungere una conoscenza interiore di te,
o Signore, che ti sei fatto uomo per me,
per amarti sempre più intensamente
e seguirti più da vicino.
Imploriamo questa grazia dal padre
attraverso te, Gesù, che vivi e regni con lui
nell’unità dello Spirito santo
per tutti i secoli dei secoli. Amen
del Card. Carlo Maria Martini, Vedere il mondo con gli occhi di Dio
Preghiera dei Vincenziani XVII sec.
Signore, fammi buon amico di tutti.
Fà che la mia persona ispiri fiducia:
a chi soffre e si lamenta,
a chi cerca luce lontano da Te,
a chi vorrebbe cominciare e non sa come,
a chi vorrebbe confidarsi e non se ne sente capace.
Signore aiutami,
percè non passi accanto a nessuno con il volto indifferente,
con il cuore chiuso, con il passo affrettato.
Signore, aiutami ad accorgermi subito:
di quelli che mi stanno accanto,
di quelli che sono preoccupati e disorientati,
di quelli che soffrono senza mostrarlo,
di quelli che si sentono isolati senza volerlo.
Signore, dammi una sensibilità
che sappia andare incontro ai cuori.
Signore, liberami dall'egoismo,
perché Ti possa servire,
perché Ti possa amare,
perché Ti possa ascoltare
in ogni fratello
che mi fai incontrare.
Amen
Coroncina di ringraziamento di Giulia Gabrieli
CORONCINA DI RINGRAZIAMENTO. Si usa la corona del santo Rosario. All'inizio:
Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen
Rinnoviamo la nostra professione di fede:
* Sul primo grano: Credo...
* Sui tre grani che collegano la croce della corona alla medaglia:
"Santissima Trinità noi ti ringraziamo per quello che creasti, che hai fatto e per quello che ci donerai. A nome nostro e del mondo intero."
* Preghiera iniziale:
"Con questa coroncina vogliamo ringraziarti Signore Dio per aver creato i Cieli, la Terra e l'uomo, per averlo posto al centro dell'universo rendendolo unico.
Vogliamo ringraziarti perché nel Figlio Gesù ti sei incarnato nel seno della Vergine Maria e perché, nascendo nella capanna di Betlemme, soffrendo sul Calvario e morendo in croce, ti sei fatto uomo, comprendendo le nostre fragilità e anche le nostre virtù; perché con la Resurrezione ci hai salvati dal peccato e ci hai dimostrato la vera e pura esistenza del Signore; perché hai istituito l'Eucarestia e gli altri Sacramenti.
Infine vogliamo ringraziarti per averci donato lo Spirito Santo, che con i Suoi sette doni illumina la via che ci conduce a Te. Amen"
* Sui grani del Padre nostro:
"Per il meraviglioso progetto che stai portando avanti sull’ uomo e sul mondo intero.
Noi vogliamo soltanto ringraziarti, Signore."
* Sui grani dell'Ave Maria:
"Signore, vogliamo con gioia, dal profondo del cuore, elevare il nostro grazie a Te.
Per le meraviglie che hai creato e per le attenzioni di cui ci circondi sempre."
* Preghiera finale:
"Signore Dio, noi ti ringraziamo per esserti fatto uomo nel Figlio Gesù, per aver voluto essere un Dio misericordioso che capisce i nostri limiti umani, ci perdona sempre e ci dà la capacità di discernere tra bene e male. Ti ringraziamo, Signore, per essere Dio Amore che ci ama, ci protegge sempre e ci dona ottima salute, grazie e miracoli ovunque siamo e ovunque andiamo. Tu, Signore ti fidi talmente tanto dei tuoi figli che sotto la croce ci donasti la tua giovane Madre, affinché, non lasciandoci mai soli, Lei ci ricordi sempre che Tu sei l'unico Dio in grado di farci godere della vita eterna. Amen"
Tratto da: http://www.congiulia.com
Carlo Acutis l'autostrada e il Paradiso
"Offro tutte le sofferenze che dovro' patire al Signore, per il Papa e per la Chiesa, per non fare il purgatorio e andare dritto in paradiso" -
Carlo Acutis
Paul, migrante
Fr. Biagio vuole evitare che venga rimpatriato con la nuova legge. Paul tempo fa aveva scritto ad un prete appena consacrato:
"Prenditi cura della tua vita spirituale e del tuo rapporto con Dio perché questa è la spina dorsale di quello che faccio e di tutto quello che sono.
Prenditi cura della tua vita in questa grande famiglia; dona ai tuoi figli amore e non solo soldi, dona molto del tuo tempo, attenzione e amore. Prenditi cura della tua relazione con gli altri. Trasforma la tua fede in vissuto, nel linguaggio, nelle opere specialmente nei bisogni dei fratelli.
Stai attento nel tuo parlare, purifica la tua lingua dalle parole offensive, volgari e mondane. Guarisci il cuore con l'olio del perdono, perdonando tutti coloro che ci hanno ferito e medicando le ferite che hai causato ad altri.
Dopo, verifica che il tuo lavoro sia fatto con entusiasmo, umiltà, competenza, passione e soprattutto con lo spirito di sapere ringraziare il Signore. Attenzione all' Invidia, alla lussuria, all'odio e a tutti i sentimenti negativi che nuociono alla nostra pace interiore.
Attenzione alla rabbia che può portare alla vendetta, alla pigrizia che conduce all'eutanasia esistenziale, al puntare il dito contro l'altro che porta all'orgoglio, al lamentarsi continuamente che porta alla disperazione.
Prenditi cura del fratello, della sorella debole, dell'anziano,del malato, dell'arrabbiato e del senza fissa dimora."
Paul
06.05.2019
Preghiera di Voltaire
Preghiera contenuta nel Trattato sulla Tolleranza
Non è più dunque agli uomini che mi rivolgo; ma a te, Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi, di tutti i tempi:
se è lecito che delle deboli creature, perse nell'immensità e impercettibili al resto dell'universo, osino domandare qualche cosa a te, che tutto hai donato,
a te, i cui decreti sono e immutabili e eterni, degnati di guardare con misericordia gli errori che derivano dalla nostra natura.
Fa' sì che questi errori non generino la nostra sventura.
Tu non ci hai donato un cuore per odiarci l'un l'altro, né delle mani per sgozzarci a vicenda;
fa' che noi ci aiutiamo vicendevolmente a sopportare il fardello di una vita penosa e passeggera.
Fa' sì che le piccole differenze tra i vestiti che coprono i nostri deboli corpi,
tra tutte le nostre lingue inadeguate, tra tutte le nostre usanze ridicole,
tra tutte le nostre leggi imperfette, tra tutte le nostre opinioni insensate,
tra tutte le nostre convinzioni così diseguali ai nostri occhi e così uguali davanti a te,
insomma che tutte queste piccole sfumature che distinguono gli atomi chiamati "uomini" non siano altrettanti segnali di odio e di persecuzione.
Fa' in modo che coloro che accendono ceri in pieno giorno per celebrarti sopportino coloro che si accontentano della luce del tuo sole;
che coloro che coprono i loro abiti di una tela bianca per dire che bisogna amarti, non detestino coloro che dicono la stessa cosa sotto un mantello di lana nera;
che sia uguale adorarti in un gergo nato da una lingua morta o in uno più nuovo.
Fa' che coloro il cui abito è tinto in rosso o in violetto, che dominano su una piccola parte di un piccolo mucchio di fango di questo mondo,
e che posseggono qualche frammento arrotondato di un certo metallo, gioiscano senza inorgoglirsi di ciò che essi chiamano "grandezza" e "ricchezza",
e che gli altri li guardino senza invidia: perché tu sai che in queste cose vane non c'è nulla da invidiare, niente di cui inorgoglirsi.
Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli!
Abbiano in orrore la tirannia esercitata sulle anime,
come odiano il brigantaggio che strappa con la forza il frutto del lavoro e dell'attività pacifica!
Se sono inevitabili i flagelli della guerra, non odiamoci, non laceriamoci gli uni con gli altri nei periodi di pace,
ed impieghiamo il breve istante della nostra esistenza per benedire insieme in mille lingue diverse,
dal Siam alla California, la tua bontà che ci ha donato questo istante.
I peccati moderni - Papa Francesco
Perdonate tutto, come Dio perdonerà tutto a voi.
Tutto, tutto, tutto.
In questo tempo quaresimale, con la contrizione del cuore, sussurriamo anche noi come il pubblicano: «O Dio, abbi pietà di me, peccatore».
Facciamolo insieme: O Dio, abbi pietà di me, peccatore.
Dio,
quando mi dimentico di Te o ti trascuro,
quando alla tua Parola antepongo le mie parole e quelle del mondo,
quando presumo di essere giusto e disprezzo gli altri,
quando chiacchiero degli altri, o Dio, abbi pietà di me, peccatore.
Quando non mi prendo cura di chi mi sta accanto,
quando sono indifferente a chi è povero e sofferente, debole o emarginato,
o Dio, abbi pietà di me, peccatore.
Per i peccati contro la vita, per la cattiva testimonianza che sporca il bel volto della Madre Chiesa, per i peccati contro il creato, o Dio, abbi pietà di me, peccatore.
Per le mie falsità,
le mie disonestà,
la mia mancanza di trasparenza e legalità, o Dio, abbi pietà di me, peccatore.
Per i miei peccati nascosti,
quelli che nessuno conosce,
per il male che anche senza accorgermi ho procurato ad altri,
per il bene che avrei potuto fare e non ho fatto,
o Dio, abbi pietà di me, peccatore.
In silenzio, ripetiamo per qualche istante, col cuore pentito e fiducioso: o Dio, abbi pietà di me, peccatore.
In silenzio.
Ognuno lo ripeta nel suo cuore.
O Dio, abbi pietà di me, peccatore.
In questo atto di pentimento e di fiducia ci apriremo alla gioia del dono più grande: la misericordia di Dio
Preghiere in famiglia
Iniziare a pregare
A Medjugoje Maria ha insegnato ai bambini veggenti come iniziare a pregare:
7 volte un Padre Nostro, un'Ave Maria e un Gloria.
Grazie di oggi
Grazie o Signore di questa bella giornata
e ti prometto domani di essere un poco piu' buono di oggi.
Come pregare
E' la domanda piu' frequente. Distrazioni, pensieri, velocita': tante occasioni ci allontanano dal parlare con il Padre.
Il Padre ci ama ciascuno piu' di quanto noi lo amiamo, e aspetta anche una piccola chiamata, per sentirci e accompagnarci.
- Maria ci chiede di pregare con il cuore guardando suo figlio.
- Durante la preghiera possiamo guardare una immagine sacra in tanti modi.
- Forse la piu' efficace e' quella di pensare che in quel momento Gesu' e Maria sono presenti con noi e ci stanno guardando insieme al nostro angelo custode.
Immaginiamoci di essere davanti a loro e parlare a loro.Continueremmo a distrarci ?
- Se alcuni giorni non vogliamo usare le formule,ma parlare dei nostri problemi, facciamolo. Il cambio di abitudini rinforza l'intensita'.
- Digiuno, Rosario il venerdi' alle 3 del pomeriggio, Cantare le preghiere: occasioni dove il pregare vale doppio secondo quanto ci dicono Maria a Medjugorje e Gesu' a Santa Faustina.
- Leggere le Sacre Scritture: ci sono ottime app o piccole edizioni cartacee. Nel luogo giusto le parole prenderanno vita.
Infine la preghiera non e' mai un punto di arrivo, ma un continuo ricominciare e riscoprire.
La preghiera e la famiglia per Papa Francesco
Una omelia memorabile e'
quella del 27.12.2015 qui linkata.
Ecco un passo: "Come è importante per la famiglia ritrovarsi anche in un breve momento di preghiera prima di prendere insieme i pasti, per ringraziare il Signore di questi doni, e per imparare a condividere quanto si è ricevuto con chi è maggiormente nel bisogno. Sono tutti piccoli gesti, che tuttavia esprimono il grande ruolo formativo che la famiglia possiede nel pellegrinaggio di tutti i giorni."
Prima dei pasti
Guarda con bontà,
o Signore, e benedici questo cibo
e tutti coloro che l'hanno preparato;
aiutaci a condividere il nostro pane
con tutti i poveri del mondo.
Di tutte le preghiere possibili, ampiamente disponibili sul web, ho scelto questa di ringraziamento per il cibo ricevuto e chi ha lavorato per prepararlo, ma ricorda anche di condividerlo con chi non lo ha.
Un gesto mi ha colpito essere presente in molte religioni e tradizioni: il prendersi per mano prima di iniziare, un momento corale non frequente in famiglia.
Giudizi Universali
Mamma
amava questa canzone (link), mi ricordo quando da piccola metteva il CD con questa canzone in auto quando andavano in montagna o al mare
Quando nella nostra famiglia non c'erano problemi,
quando quei viaggi ci sembravano interminabili,ma allo stesso tempo bellissimi
Quando i nonni c'erano ancora e diventare grandi sembrava bellissimo
Questa canzone è la mia infanzia
anonimo
Un sabato santo
Vado in Chiesa.
Entro di corsa per la messa, sono in ritardo.
Un anziano poverissimo e' fuori della porta che non chiede nulla. Io entro in Chiesa.
Poi mi fermo, apro il portafogli, prendo le monete, esco, gliele dò in mano, gli stringo la mano e ci auguriamo buona giornata. Sorride. Io abbasso la testa e rientro in Chiesa.
La messa non c'e'. Mi siedo e prego.
Il crocifisso e' disteso sui gradini dell'altare, inclinato. Un fotografo fa foto e poi prega. Io guardo lui che fotografa e Lui che si lascia fotografare.
Cosa mi dici oggi ?
Ti ho chiesto perdono perchè, nonostante ogni sforzo, ti resisto.
Resisto sempre con qualche motivo. Peroò questo no, questo dopo, non lo dirà mica a me. Piu' tardi. Forse. Ma e' per altri.
Poi ti ho guardato in croce. Sembra che ti voglia alzare per aiutarmi. Ti scatto una foto in un momento di calma.
La croce distesa sulle scale, la testa non sembrava pendere, ma alzarsi.
Ti ho guardato. In faccia. Tu, felice.
Leggo il salmo 50. "Nel tuo affetto cancella il mio peccato". Ecco come cancella le mie resistenze. Un suo sguardo e' cosi' intenso che spiega la forza del suo affetto ben piu' dei nostri peccati, del nostro resistergli.
Ti hanno fatto di tutto per farti perdere la pazienza durante il calvario, durante la flagellazione.
Tu hai passato una vita a prepararti. Da Dio hai provato più di tutti, sapevo di doverti preparare piu' di tutti.
E tu sei rimasto concentrato, pensando a cosa, come, perchè avresti fatto e perchè hai fatto.
Sei davanti a me. I tuoi piedi inchiodati.
Che vergogna desiderare di toccarti i piedi e dirti con un gesto: so che e' per me, per questo voglio stare con te.
Che vergogna. Ti resisto.
Arriva un papà con figlia. Senza esitare loro vengono da te e ti accarezzano il piede.
Io mi sento pieno di te. Mi hai voluto dire che non c'e' proprio nulla da vergognarsi, che bisogna fare le cose.
Mi fai sentire che sei in me. Che senti quello che penso. Che agisci per farmi sentire che ci sei, vicino, innamorato di me.
Sento che ti sto parlando. Comunichiamo direttamente. Con il ritmo di un cuore che batte forte.
Mi alzo, ti prendo i piedi e ti guardo negli occhi. Vedo solo il tuo amore. Preghiera di corpi che si incontrano, si salutano, si parlano, si confidano.
Mi alzo e vado dietro una colonna, con gli occhi molto, molto umidi di gioia.
E vedo che si alzano tutti per fare la stessa cosa. Prima nessuno.
Capisco che devo fare quello che mi toccherà fare, senza capire perchè, altri semplicemente ripeteranno quello che farò.
Esco dalla Chiesa. Cerco l'anziano. Non c'e' piu'.
Mi viene in mente quante volte ho letto che nella vita ci capiterà di incontrare un angelo senza saperlo.
Io ho sentito in quel povero una nobiltà incredibile. Se fosse un angelo, non sarebbe nulla di strano.
Sabato della settimana santa 2019
v.s.
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Grafico
Il pregare e' un percorso di dialogo alla scoperta di un mondo infinito, Dio, che ci vuole essere vicino.
Questo e' un personale racconto di come quel dialogo nasce e cresce.
Testuale
Il pregare e' un percorso di dialogo alla scoperta di un mondo infinito, Dio, che ci vuole essere vicino.
Questo e' un personale racconto di come quel dialogo nasce e cresce.
Amore di dio
- Sentire che manca qualcosa
Parlare con quel qualcosa di sconosciuto, diverso da tutto
Sentire che é qualcuno vicino e che ci possiamo fidare di quel calore che spiega e illumina proprio i nostri dubbi
Sentire che vorrebbe aiutarci ma aspetta qualcosa da noi
- Frequentarlo con regolarita' anche poco ma spesso, dentro la vita quotidiana
Sentire il bisogno di dargli sempre piu spazio
Condividerlo con gli altri che si incuriosiscono ma diffidano delle intuizioni interiori
Essere di esempio vivendo le prove con la fiducia che non ci fara' annegare come Pietro sul lago
Rifiutare il suo silenzio sicuri che in quei momenti é ancora più vicino e solo noi non lo sentiamo, ma c'è.
- Cominciare a chiarirsi i veri problemi e parlare con Lui delle soluzioni
Riconoscere gli errori di fiducia perche' diamo piu' importanza a cose che non meritano tutta quella importanza o perche non gli lasciamo spazio per sentirgli dire cosa avrebbe voluto da noi
Capire che ci ama nonostante tutti i nostri dubbi che tradiscono la fiducia che lui ha in noi
Parlargli dei nostri dubbi come ad un amante che abbiamo fatto soffrire, per lasciarci spiegare che le nostre paure sono false.
Parlare con lui come ad un consigliere sempre presente
- Scoprire che lui é eterno, ma anche noi, e che Lui si preoccupa quotidianamente del nostro futuro.
- Tornare dall'inizio
Preghiere in Latino
Pater Noster
Pater Noster qui es in cælis:
sanctificétur nomen tuum;
advéniat regnum tuum;
fiat volúntas tua,
sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum
da nobis hódie;
et dimítte nobis débita nostra,
sicut et nos dimíttimus
debitóribus nostris;
et ne nos indúcas in tentatiónem;
sed líbera nos a malo.
Amen.
Salve Regina
Salve, Regina, Mater misericordiae,
vita, dulcedo, et spes nostra, salve.
Ad te clamamus, exsules filii Evae,
ad te suspiramus, gementes et flentes
in hac lacrimarum valle.
Eia ergo, advocata nostra, illos tuos
misericordes oculos ad nos converte.
Et Jesum, benedictum fructum ventris tui,
nobis, post hoc exilium, ostende.
O clemens, O pia, O dulcis Virgo Maria.
Tantum ergo
Tantum ergo sacramentum veneremur cernui
et antiquum documentum novo cedat ritui.
Praestet fides supplementum sensuum defectui.
Genitori genitoque laus et jubilatio
salus, honor, virtus quoque sit et benedictio.
Procedenti ab utroque / compar sit laudatio.
Amen.
Regina Coeli
Regina caeli, laetare, alleluia:
Quia quem meruisti portare. alleluia,
Resurrexit, sicut dixit, alleluia,
Ora pro nobis Deum, alleluia.
V. Gaude et laetare, Virgo Maria, alleluia.
R. Quia surrexit Dominus vere, alleluia.
Ave Maria
Ave, Maria, grátia plena,
Dóminus tecum.
Benedícta tu in muliéribus,
et benedíctus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta María, Mater Dei,
ora pro nobis peccatóribus, nunc et in hora mortis nostræ.
A difesa del Mondo, contro il male
La preghiera – ha affermato il Pontefice pochi giorni fa, l’11 settembre 2018, in un’omelia a Santa Marta, citando il primo capitolo del Libro di Giobbe – è l’arma contro il grande accusatore che “gira per il mondo cercando come accusare”. Solo la preghiera lo può sconfiggere. I mistici russi e i grandi santi di tutte le tradizioni consigliavano, nei momenti di turbolenza spirituale, di proteggersi sotto il manto della Santa Madre di Dio pronunciando l’invocazione “Sub tuum praesídium”.
L’invocazione “Sub tuum praesídium” recita così:
“Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus,
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta”.
[Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio:
non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
e liberaci da ogni pericolo, o vergine gloriosa e benedetta.]
Con questa richiesta di intercessione, il Santo Padre chiede ai fedeli di tutto il mondo di pregare perché la santa Madre di Dio ponga la Chiesa sotto il suo manto protettivo: per preservarla dagli attacchi del maligno, il grande accusatore, e renderla allo stesso tempo sempre più consapevole delle colpe, degli errori, degli abusi commessi nel presente e nel passato, e impegnata a combattere senza nessuna esitazione affinché il male non prevalga.
Il Santo Padre ha chiesto anche che la recita del Santo Rosario durante il mese di ottobre si concluda con la preghiera scritta da Leone XIII:
“Sancte Míchael Archángele, defénde nos in próelio;
contra nequítiam et insídias diáboli esto praesídium.
Imperet illi Deus, súpplices deprecámur,
tuque, Prínceps milítiae caeléstis,
Sátanam aliósque spíritus malígnos,
qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo,
divína virtúte, in inférnum detrúde. Amen”.
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia,
contro le malvagità e le insidie del diavolo, sii nostro aiuto.
Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi !
E Tu, Principe della milizia celeste con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell’inferno satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime.
Cosi' Leone XIII ricordato nel 1994 da Papa Giovanni Paolo II:
"ho visto la terra avvolta dalle tenebre e da un abisso, ho visto uscire legioni di demoni che si spargevano per il mondo per distruggere le opere della Chiesa ed attaccare la stessa Chiesa che ho visto ridotta allo stremo.
Allora apparve S. Michele e ricacciò gli spiriti malvagi nell’abisso.
Poi ho visto S. Michele Arcangelo intervenire non in quel momento, ma molto più tardi, quando le persone avessero moltiplicato le loro ferventi preghiere verso l’Arcangelo
Durante la pandemia
Comunione Spirituale
Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento.
Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell' anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore.
Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi abbia mai a separare da te.
(Breve pausa)
Eterno Padre, io ti offro; Sangue Preziosissimo Gesù Cristo in sconto dei miei peccati,
in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa!
Atto di dolore
Mio Dio,
mi pento
e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati,
perché peccando ho meritato i tuoi castighi
e molto più perché ho offeso te,
infinitamente buono
e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni prossime di peccato.
Signore,
misericordia,
perdonami.
Atto di dolore breve
O Gesù d'amore acceso
non ti avessi mai offeso
o mio caro e buon Gesù
con la tua santa grazia
non ti voglio offender più
perché Ti amo sopra ogni cosa.
27 marzo 2020 meditazione
Il video
Sagrato della Basilica di San Pietro
Venerdì, 27 marzo 2020
[Multimedia]
MEDITAZIONE DEL SANTO PADRE
«Venuta la sera» (Mc 4,35). Così inizia il Vangelo che abbiamo ascoltato. Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: «Siamo perduti» (v. 38), così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme.
È facile ritrovarci in questo racconto. Quello che risulta difficile è capire l’atteggiamento di Gesù. Mentre i discepoli sono naturalmente allarmati e disperati, Egli sta a poppa, proprio nella parte della barca che per prima va a fondo. E che cosa fa? Nonostante il trambusto, dorme sereno, fiducioso nel Padre – è l’unica volta in cui nel Vangelo vediamo Gesù che dorme –. Quando poi viene svegliato, dopo aver calmato il vento e le acque, si rivolge ai discepoli in tono di rimprovero: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?» (v. 40).
Cerchiamo di comprendere. In che cosa consiste la mancanza di fede dei discepoli, che si contrappone alla fiducia di Gesù? Essi non avevano smesso di credere in Lui, infatti lo invocano. Ma vediamo come lo invocano: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?» (v. 38). Non t’importa: pensano che Gesù si disinteressi di loro, che non si curi di loro. Tra di noi, nelle nostre famiglie, una delle cose che fa più male è quando ci sentiamo dire: “Non t’importa di me?”. È una frase che ferisce e scatena tempeste nel cuore. Avrà scosso anche Gesù. Perché a nessuno più che a Lui importa di noi. Infatti, una volta invocato, salva i suoi discepoli sfiduciati.
La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità. La tempesta pone allo scoperto tutti i propositi di “imballare” e dimenticare ciò che ha nutrito l’anima dei nostri popoli; tutti quei tentativi di anestetizzare con abitudini apparentemente “salvatrici”, incapaci di fare appello alle nostre radici e di evocare la memoria dei nostri anziani, privandoci così dell’immunità necessaria per far fronte all’avversità.
Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri “ego” sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella (benedetta) appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Signore, la tua Parola stasera ci colpisce e ci riguarda, tutti. In questo nostro mondo, che Tu ami più di noi, siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci in tutto. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato. Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: “Svegliati Signore!”.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Signore, ci rivolgi un appello, un appello alla fede. Che non è tanto credere che Tu esista, ma venire a Te e fidarsi di Te. In questa Quaresima risuona il tuo appello urgente: “Convertitevi”, «ritornate a me con tutto il cuore» (Gl 2,12). Ci chiami a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta. Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri. E possiamo guardare a tanti compagni di viaggio esemplari, che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita. È la forza operante dello Spirito riversata e plasmata in coraggiose e generose dedizioni. È la vita dello Spirito capace di riscattare, di valorizzare e di mostrare come le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell’ultimo show ma, senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermiere e infermieri, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo. Davanti alla sofferenza, dove si misura il vero sviluppo dei nostri popoli, scopriamo e sperimentiamo la preghiera sacerdotale di Gesù: «che tutti siano una cosa sola» (Gv 17,21). Quanta gente esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza, avendo cura di non seminare panico ma corresponsabilità. Quanti padri, madri, nonni e nonne, insegnanti mostrano ai nostri bambini, con gesti piccoli e quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti. La preghiera e il servizio silenzioso: sono le nostre armi vincenti.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». L’inizio della fede è saperci bisognosi di salvezza. Non siamo autosufficienti, da soli; da soli affondiamo: abbiamo bisogno del Signore come gli antichi naviganti delle stelle. Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca. Come i discepoli sperimenteremo che, con Lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai.
Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Il Signore si risveglia per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale. Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati. Abbiamo un timone: nella sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo una speranza: nella sua croce siamo stati risanati e abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore. In mezzo all’isolamento nel quale stiamo patendo la mancanza degli affetti e degli incontri, sperimentando la mancanza di tante cose, ascoltiamo ancora una volta l’annuncio che ci salva: è risorto e vive accanto a noi. Il Signore ci interpella dalla sua croce a ritrovare la vita che ci attende, a guardare verso coloro che ci reclamano, a rafforzare, riconoscere e incentivare la grazia che ci abita. Non spegniamo la fiammella smorta (cfr Is 42,3), che mai si ammala, e lasciamo che riaccenda la speranza.
Abbracciare la sua croce significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare. Significa trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità, di solidarietà. Nella sua croce siamo stati salvati per accogliere la speranza e lasciare che sia essa a rafforzare e sostenere tutte le misure e le strade possibili che ci possono aiutare a custodirci e custodire. Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza: ecco la forza della fede, che libera dalla paura e dà speranza.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Cari fratelli e sorelle, da questo luogo, che racconta la fede rocciosa di Pietro, stasera vorrei affidarvi tutti al Signore, per l’intercessione della Madonna, salute del suo popolo, stella del mare in tempesta. Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta. Ripeti ancora: «Voi non abbiate paura» (Mt 28,5). E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te ogni preoccupazione, perché Tu hai cura di noi” (cfr 1 Pt 5,7).
27 marzo 2020 adorazione
Esposizione, adorazione e benedizione eucaristica
Video qui
Esposizione Santissimo Sacramento.
Adorazione Santissimo Sacramento (canto “Adoro Te devote”).
Supplica litanica
TI ADORIAMO, O SIGNORE.
Vero Dio e vero uomo, realmente presente in questo Santo Sacramento
Ti adoriamo, Signore
Nostro Salvatore, Dio-con-noi, fedele e ricco di misericordia
Ti adoriamo, Signore
Re e Signore del creato e della storia
Ti adoriamo, Signore
Vincitore del peccato e della morte
Ti adoriamo, Signore
Amico dell’uomo, risorto e vivo alla destra del Padre
Ti adoriamo, Signore
CREDIAMO IN TE, O SIGNORE.
Figlio unigenito del Padre, disceso dal Cielo per la nostra salvezza
Crediamo in te, o Signore
Medico celeste, che ti chini sulla nostra miseria
Crediamo in te, o Signore
Agnello immolato, che ti offri per riscattarci dal male
Crediamo in te, o Signore
Buon Pastore, che doni la vita per il gregge che ami
Crediamo in te, o Signore
Pane vivo e farmaco di immortalità, che ci doni la Vita eterna
Crediamo in te, o Signore
LIBERACI, O SIGNORE.
Dal potere di Satana e dalle seduzioni del mondo
Liberaci, o Signore
Dall’orgoglio e dalla presunzione di poter fare a meno di te
Liberaci, o Signore
Dagli inganni della paura e dell’angoscia
Liberaci, o Signore
Dall’incredulità e dalla disperazione
Liberaci, o Signore
Dalla durezza di cuore e dall’incapacità di amare
Liberaci, o Signore
SALVACI, O SIGNORE
Da tutti i mali che affliggono l’umanità
Salvaci, o Signore
Dalla fame, dalla carestia e dall’egoismo
Salvaci, o Signore
Dalle malattie, dalle epidemie e dalla paura del fratello
Salvaci, o Signore
Dalla follia devastatrice, dagli interessi spietati e dalla violenza
Salvaci, o Signore
Dagli inganni, dalla cattiva informazione e dalla manipolazione delle coscienze
Salvaci, o Signore
CONSOLACI, O SIGNORE.
Guarda la tua Chiesa, che attraversa il deserto
Consolaci, o Signore
Guarda l’umanità, atterrita dalla paura e dall’angoscia
Consolaci, o Signore
Guarda gli ammalati e i moribondi, oppressi dalla solitudine
Consolaci, o Signore
Guarda i medici e gli operatori sanitari, stremati dalla fatica
Consolaci, o Signore
Guarda i politici e gli amministratori, che portano il peso delle scelte
Consolaci, o Signore
DONACI IL TUO SPIRITO, O SIGNORE.
Nell’ora della prova e dello smarrimento
Donaci il tuo Spirito, Signore
Nella tentazione e nella fragilità
Donaci il tuo Spirito, Signore
Nel combattimento contro il male e il peccato
Donaci il tuo Spirito, Signore
Nella ricerca del vero bene e dalla vera gioia
Donaci il tuo Spirito, Signore
Nella decisione di rimanere in Te e nella tua amicizia
Donaci il tuo Spirito, Signore
APRICI ALLA SPERANZA, O SIGNORE.
Se il peccato ci opprime
Aprici alla speranza, Signore
Se l’odio ci chiude il cuore
Aprici alla speranza, Signore
Se il dolore ci visita
Aprici alla speranza, Signore
Se l’indifferenza ci angoscia
Aprici alla speranza, Signore
Se la morte ci annienta
Aprici alla speranza, Signore
Segnala e annota
Preghiere per i primi di ...
I primi ... di ogni mese
Esistono varie preghiere. Ci sono state date da Gesu' ai santi.
Amo quella di San Bernardino, e' una promessa enorme e richiede un impegno incredibile, giornaliero.
Ce ne sono anche altre.
I primi 5 sabati di ogni mese: comunione, confessione, 15 minuti in preghiera, per 5 mesi consecutive: il tutto per togliere spine al cuore di Maria.
I primi 9 venerdi' del mese
"Nell'eccessiva misericordia del mio Cuore, ti prometto che il suo onnipotente amore, accorderà la grazia della penitenza finale a tutti coloro che faranno la comunione per nove primi venerdì del mese consecutivi. Non morranno perciò in mia disgrazia, né senza ricevere i loro sacramenti. Il mio Cuore si renderà asilo sicuro in quel supremo momento"
Quella che ho scoperto oggi contiene una promessa per noi che la faremo: aiutare le nostre famiglie. Ci sono casi meravigliosi, ne parlero' piu' a lungo in queste pagine.
Questa riguarda i primi venerdì per 9 mesi. Si compone di una parte: essere devoti al sacro cuore di Gesu', e al dodicesimo punto offre un aiuto fino alla fine: in cambio chiede una comunione (confessione se necessaria) per nove mesi. Da Wikipedia:
Gesù apparendo a santa Margherita Maria Alacoque e mostrandole il suo cuore splendente come la luce del sole, avrebbe fatto le seguenti promesse per i devoti al Suo Sacro Cuore:
- Io darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato.
- Metterò e conserverò la pace nelle loro famiglie.
- Li consolerò in tutte le loro pene.
- Sarò loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte.
- Spanderò copiose benedizioni su di ogni loro impresa.
- I peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l'oceano infinito della misericordia.
- Le anime tiepide si infervoreranno.
- Le anime fervorose giungeranno in breve tempo a grande perfezione.
- La mia benedizione poserà anche sulle case dove sarà esposta ed onorata l'immagine del mio Cuore.
- Ai sacerdoti io darò la grazia di commuovere i cuori più induriti.
- Le persone che propagheranno questa devozione, avranno il loro nome scritto nel mio Cuore e non ne sarà cancellato mai.
- A tutti quelli che, per nove mesi consecutivi, si comunicheranno al primo venerdì d'ogni mese, io prometto la grazia della perseveranza finale: essi non morranno in mia disgrazia, ma riceveranno i Santi Sacramenti (se necessari) ed il mio Cuore sarà loro sicuro asilo in quel momento estremo.
La dodicesima promessa è definita dai devoti "la grande promessa", perché rivelerebbe la divina misericordia del Sacro Cuore verso l'umanità.
Approfondimenti:
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